Un vortice di luci e suoni ingloba anche una giovane donna in disparte.
Dopo la ‘donna-oggetto’, ecco la ‘donna-merce’. Si comporta come un’eterna ragazzina emancipata. Con un certo snobismo ostenta la sua ricetta dell’eterna felicità: viaggiare, far sesso occasionale, libera dai condizionamenti di un progetto d’amore. Rifiuta sistematicamente chi le porge la mano per ripensare la vita nel suo senso più profondo e arcano.
È opportunista, sempre di fretta, impaziente. Con questa tecnica si illude di condurre il gioco manovrando chi le si avvicina con sentimento. Non sa di essere un prodotto del sistema consumistico ‘usa e getta’, che già aveva fagocitato la società industriale avanzata, denunciata da Herbert Marcuse che ne aveva analizzato il carattere repressivo. L’uomo veniva appiattito alla dimensione di consumatore con la sola libertà di scegliere tra molti prodotti diversi http://www.ildonodivedere.com/?attachment_id=456
La ‘donna a una dimensione’ eterna ragazzina integrata alle esigenze del mercato, si illude di essere parte della società “perfetta” sogno di ogni totalitarismo. Invece è una persona fragile in continua fuga da se stessa. Soffre la sua solitudine interiore ed è consapevole che non sarà mai percepita con la sacralità della donna/madre terra.
Vive cristallizzata nelle sue certezze: illude, prende e scappa con la stessa immutabile tecnica, oggi come ieri come domani.